L’articolo su Magyararszag di Budapest

 

Araldo Lomellino n° 27 del       1917 pag. 3

Come furono trattati i prigionieri austriaci a Vigevano

            Nel numero del 1° luglio del Magyararszag di Budapest è riprodotta una intervista con i prigionieri ungheresi scambiati con quelli italiani.

Tra altri il soldato Napy Ianos parla del campo di Vigevano. Dice che, come tutti i campi di prigionieri in Italia, anche quello di Vigevano è costruito ottimamente sotto ogni riguardo. Grandi stanze chiare, bene arieggiate, buonissimi letti, luce elettrica, magnifici bagni.

Oltre al vitto ottimo, c’era pure la cantina dove a prezzi minimi si comperava vino, birra, tabacco, salame, frutta. Coloro che erano arrivati senza biancheria, ne ricevevano in regalo e veniva cambiata ogni settimana.

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