7 novembre 1915

Al 12 novembre 1915 il totale delle perdite vigevanesi era di 69 uomini di cui 52 caduti e 17 dispersi.

I più anziani erano Giulio Giuseppe Lavezzari classe 1849 e il Pretore Pietro Lado classe 1878, mentre  Carlo Besozzi (anni 18 ) apparteneva alla classe più giovane la 1896.

Negli ospedali di riserva vigevanesi, ricoverati per ferite o malattia, erano nel frattempo già morti 16 militari.

catafalco mortorio

(1) catafalco mortorio

Araldo Lomellino n° 46 del 12 novembre 1915

Suffragi per i Caduti in Guerra

Per iniziativa e cura del RR. Capitolo, domenica 7 corr. Si celebrò in Cattedrale un solenne Ufficio Funebre per i soldati gloriosamente caduti sul campo di battaglia.

Alle 11 precise S.E. Mons. Vescovo, seguito dai RR.mi Canonici, dai Parroci Urbani e dal Clero, entrò nella Cattedrale e tosto ebbe principio la mesta funzione.

Il colpo d’occhio che presentava il tempio era imponente. Ai fianchi del grandioso catafalco, ornato da trofei d’armi e palme, con la bandiera nazionale avvolgente la testata del feretro, hanno preso posto le Autorità Civili, Militari, Giudiziarie e Sanitarie; uno stuolo di Signori e Signore, le rappresentanze di tutti gli Istituti Cittadini ed un gruppo di soldati feriti.

Il servizio d’onore al tumulo, e l’ordine nel tempio fu disimpegnato dai bravi nostri Giovani Esploratori. Nel tempio letteralmente stipato vediamo moltissimi militi del nostro Presidio.

La Cappella musicale eseguisce musica di Gounod e Perosi suscitando negli animi devoti sentimenti. Abbiamo veduto durante le esequie impartite da Mons. Vescovo il ciglio di qualche baldo soldato inumidirsi. La funzione svoltasi con perfetto ordine e fra il più religioso silenzio, ha lasciato in tutti una profonda impressione.

Siano grazie al R. Capitolo per il pietoso omaggio prestato ai nostri giovani Eroi.

Sulla porta della Cattedrale, messa a gramaglie, si leggeva la seguente breve, ma scultoria iscrizione:

Ai giovani d’Italia
che dallo Stelvio al mare
caddero
per l’integrazione della Patria
Vigevano
invoca dal Dio degli eserciti
la gloria del cielo

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Alfredo Berengario Ubezio

Alfredo Berengario Ubezio

(1) Catafalco mortorio

La prima opera in assoluto dello scultore Alfredo Berengario Ubezio, fu il grandioso catafalco ligneo del Duomo risalente al 1888 e andato purtroppo perduto nel corso degli anni.

Ambrogio Raffele

Ambrogio Raffele

Restano 4 candelieri bronzei in Curia e 4 colonne lignee nel magazzino della chiesa di S. Giorgio a Cassolnovo, oltre alle 4 tele di Ambrogio Raffele che ne adornavano i lati.

Resurrezione del figlio della vedova di Naim

Resurrezione del figlio della vedova di Naim

La resurrezione del figlio della vedova di Naim e la resurrezione di Lazzaro più le faci poste alla testa ed ai piedi del catafalco.

 

 

Resurrezione di Lazzaro

Resurrezione di Lazzaro

Face

Face

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