4 novembre 2017 il ritorno a Vigevano

Prima di passare alla descrizione di quanto realizzato per il rimpatrio delle spoglie mortali del nostro concittadino Saino Vincenzo è d’obbligo, da parte mia, ringraziare pubblicamente chi mi ha affiancato nelle ricerche contribuendo alla realizzazione di questo evento.

Un particolare ringraziamento agli amici Silvia Musi, Gian Luca Chiericati, Giovanni Chiarini, Luigi Pigola, Tullio Bologna, Emilia Mangiarotti dell’Archivio Diocesano di Vigevano, Pier Luigi Muggiati e Paola Rossi responsabile e assistente bibliotecaria dell’Archivio Storico Comunale di Vigevano e tutto il personale della Sala di Studio dell’Archivio di Stato di Pavia

Un particolare ringraziamento va a Laura Caserio per aver effettuato il servizio fotografico della cerimonia.

La cassetta con i resti mortali

La cassetta con i resti mortali

Tra gli scopi principali del sito, oltreché collazionare notizie di carattere generale sui militari che hanno partecipato alla Grande Guerra, vi è quello, in particolare, di ricercare e trovare notizie utili all’identificazione dei luoghi di sepoltura dei Caduti che non hanno fatto ritorno a casa. Le ragioni di ciò sono molteplici: talvolta risultarono subito dispersi o il cimiterino di guerra dove vennero in prima istanza sepolti andò distrutto nel prosieguo del conflitto; talvolta non fu concesso dallo stato il rimpatrio gratuito della salma poiché il decesso avvenne in seguito a malattia e non in combattimento, e la famiglia dovette rinunciarvi giacché non poteva permettersi l’onerosa spesa, talvolta infine, come nel caso di Vincenzo Saino, perché col passare degli anni il luogo di sepoltura venne ammantato di un velo d’oblio e, «a memoria d’uomo», se ne perse la contezza.

Eppure scorrendo la documentazione conservata negli archivi ci si imbatte spesso in numerose richieste fatte dai famigliari alle varie associazioni dell’epoca da cui emerge vivido il desiderio che il congiunto caduto possa finalmente rientrare in paese per riposare accanto ai propri cari.

Il cimitero militare di Feltre (Belluno)

Il cimitero militare di Feltre (Belluno)

Partendo da questo desiderio di persone lontane nel tempo, ormai anch’esse tutte scomparse, si è pensato di rintracciare, ove possibile, le sepolture dei vari Caduti e di mettere a disposizione dei discendenti o di chi interessato il risultato di queste ricerche.

In quest’ottica, fondamentale risulta la collaborazione e lo scambio di notizie fra i vari studiosi e ricercatori dotati di tale delicato sentire sparsi in tutta Italia.

Giovanni Chiarini, di Castiglione delle Stiviere, è uno di essi e da tempo è impegnato nel censimento di militari sepolti in cimiteri italiani ed europei, con all’attivo oltre 20.000 schedature. Su richiesta del signor Giacomo Frigo, nipote del bersagliere Ettore Pasqualotto, deceduto il 23 novembre 1918, inizia la ricerca di questo militare. La famiglia sa per certo che Ettore morì in Liguria per malattia, ma a causa delle scarne informazioni in loro possesso non riuscirono mai a scoprire dove fosse ubicata la sepoltura. Chiarini contatta anche i cimiteri di Rapallo e Zoagli, senza avere purtroppo nessun riscontro sulla presenza della tomba di Pasqualotto.

Monumento ai Caduti di Zoagli (Genova)

Monumento ai Caduti di Zoagli (Genova)

Le speranze sono ormai perdute, ma in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile 2017 il Comune di Zoagli decide di commemorare il concittadino partigiano Mario Bini – «Squalo» – ucciso dai nazifascisti a Taggia nel 1944 e i cui resti furono traslati nel 1950 nell’ossario sito nel basamento del monumento ai Caduti nel locale cimitero di S. Martino. Durante i lavori di pulizia e restauro del monumento viene dunque riscoperta un’angusta cripta dove si trovano, oltre ai resti di Mario Bini, altre 23 salme che risalgono al periodo della Grande Guerra. Marco Raso, solerte responsabile dei Servizi Demografici e Scolastici del Comune di Zoagli, si ricorda di essere stato contattato da Giovanni Chiarini e lo chiama immediatamente annunciandogli di avere trovato anche le spoglie di Ettore Pasqualotto.

Cellette caduti evidenziata quella di Saino Vincenzo

Cellette caduti evidenziata quella di Saino Vincenzo

La lieta notizia giunge a Silvia Musi di Guastalla, ricercatrice e curatrice del sito http://www.pietrigrandeguerra.it/, che scorrendo la lista dei militari sepolti a Zoagli nota il nome di Vincenzo Saino, nativo di Vigevano, e subito ci informa. Passa ancora del tempo e quindi il 23 ottobre scorso, Silvia avverte che si prevede l’esumazione dei resti di Pasqualotto e la sua traslazione nella tomba di famiglia a Rodigo.

Il pomeriggio stesso, nella speranza di approfittare della situazione e riportare a casa anche il nostro concittadino Vincenzo Saino, contattiamo il consigliere comunale Luigi Pigola che a sua volta ne partecipa il sindaco Andrea Sala. L’amministrazione vigevanese prende a cuore la vicenda e ci dà il via libera per interpellare il responsabile del Comune di Zoagli per le pratiche occorrenti al trasferimento del nostro Caduto. In tempi record – tutto l’iter burocratico, dall’arrivo della notizia di un possibile trasferimento, all’istanza del sindaco Sala di presa in carico dei resti, al recupero e trasferimento di questi a Vigevano, dura 12 giorni – si cerca di approntare il tutto per le celebrazioni del 4 novembre 2017, affinché la ricorrenza sia più significativa e l’accoglienza di Saino ancor più solenne.

Da sinistra Marco Raso - Luigi Fortunati - Luigi Pigola - Salvatore Failla

Da sinistra Marco Raso – Luigi Fortunati – Luigi Pigola – Salvatore Failla

Il giorno 3 novembre la delegazione vigevanese composta dal consigliere Luigi Pigola, Valter Marchetto, curatore del sito  e l’agente di polizia locale Salvatore Failla, si reca  quindi a Zoagli per il trasferimento a Vigevano delle spoglie mortali di Saino. Il momento più toccante, e al contempo impressionante, è all’apertura del loculo che contiene la cassetta coi resti mortali, quando ci si trova davanti alla necessità di dover sostituire la vecchia cassetta poiché in parte ammalorata dall’umidità e con infiltrazioni d’acqua al suo interno. L’operazione viene eseguita dall’operatore cimiteriale alla presenza dei funzionari del Comune, e i resti vengono collocati nella nuova cassetta fornitaci gentilmente e previdentemente dalla S.I.O.F (S.I.O.F. & Lomellina Servizi funebri).

L'entrata della cripta

L’entrata della cripta

L'apertura della cassettina coi resti

L’apertura della cassettina coi resti

Il nuovo sarcofago viene quindi chiuso e, ricoperto da un piccolo tricolore, può iniziare il suo viaggio alla volta di Vigevano dove riposerà per una notte nella chiesa di San Carlo di Via Boldrini, in attesa della cerimonia del giorno successivo e della tumulazione definitiva, dopo 99 anni!, al cimitero di Vigevano

La consegna ufficiale dei resti di Saino Vincenzo

La consegna ufficiale dei resti di Saino Vincenzo

La cassetta con i resti mortali di Saino Vincenzo nella chiesa di San Carlo

La cassetta con i resti mortali di Saino Vincenzo nella chiesa di San Carlo

La manifestazione per la ricorrenza del 4 novembre inizia verso le 9,30 con l’arrivo dei componenti delle varie associazioni d’arma, il Nastro Azzurro, le Infermiere Volontarie della Croce Rossa, due carabinieri in grande uniforme speciale, i vigili con il gonfalone della città, la rappresentanza dei Volontari del Soccorso della Croce Azzurra e della Croce Rossa e la banda musicale Santa Cecilia.

Labari - 1

Labari – 1

Labari - 2

Labari – 2

La cassetta contenente i resti è posizionata di fronte all’altare e dietro di esso si dispongono i labari delle varie associazioni d’arma, mentre i due militi si allineano ai lati dell’altare.

 

Picchetto

Alla spicciolata giungono le autorità: il sindaco dott. Andrea Sala con alcuni assessori; la dott.ssa Anna Leuci, dirigente il Commissariato di P.S. di Vigevano; il maggiore Emanuele Barbieri, comandante la Compagnia Carabinieri di Vigevano; il capitano Federica la Manna, comandante la Compagnia della Guardia di Finanza; il Comandante della Polizia Penitenziaria, il dott. Pietro Di Troia, Comandante della Polizia Locale, il tenente Salvatore Renda e da due marescialli, Nico Lunetti e Antonio Rossi dell’Aeronautica Militare, che porteranno poi a braccia la cassetta dei resti per tutto il percorso del corteo fino al cimitero cittadino per «affinità elettive» col povero Saino, già soldato del battaglione aviatori.

Le Autorità Comunali

Le Autorità Comunali

Autorità Militari

Autorità Militari

Alle ore 10,00 puntualissimo apre le celebrazioni il dott. Serafino Bona, maître de cérémonie, che spiega la presenza della cassettina coi resti del soldato e come si è proceduto al recupero dei resti.

Dottor Serafino Bona

Dottor Serafino Bona

La messa è officiata da monsignor Emilio Pastormerlo e durante la funzione vengono letti, scanditi dal rintocco di una campana, i nomi dei 129 vigevanesi caduti nell’anno di guerra 1917.

Monsignor Emilio Pastormerlo

Monsignor Emilio Pastormerlo

Al termine del rito i due sottufficiali prendono in consegna la cassettina coi resti di Saino e sfilando in corteo per le vie del centro, attraversano la Piazza Ducale, per portarsi al monumento di Cesare Battisti per la deposizione della corona ad opera del gruppo alpini di Vigevano.

L'inizio del corteo

L’inizio del corteo

corteo - 01

corteo – 01

corteo - 02

corteo – 02

corteo - 03

corteo – 03

corteo - 04

corteo – 04

 

corteo - 05

corteo – 05

corteo - 06

corteo – 06

Il corteo si sposta quindi nel cortile del Comune per apporre le corone alle lapidi riportanti i nomi dei 486 caduti, e infine prosegue per Piazza Vittorio Veneto (scuole Regina Margherita), dove è atteso da una rappresentanza di scolari. Si posano le corone d’alloro al monumento ai Caduti e al canto dell’Inno di Mameli intonato dalla Banda Santa Cecilia si procede all’alzabandiera, cui segue l’esecuzione de La leggenda del Piave, vero e proprio inno della Grande Guerra, e la lettura del Bollettino della Vittoria del 4 novembre 1918.

 

Monumento ai Caduti di Vigevano

Monumento ai Caduti di Vigevano

Il discorso del Sindaco dott. Andrea Sala

Il discorso del Sindaco dott. Andrea Sala

Autorità e Associazioni d'Arma

Autorità e Associazioni d’Arma

Alcuni componenti della Banda Santa Cecilia

Alcuni componenti della Banda Santa Cecilia

Il dott. Bona legge in questo frangente alcuni ragguagli storici riguardanti Vincenzo Saino e il sindaco conclude la cerimonia.

Successivamente i rappresentanti delle associazioni carristi, alpini ed autieri con la rappresentanza dell’aeronautica scortano la cassetta del Caduto al cimitero.

Ad attenderla il reverendo don Carlo Brivio che benedice le spoglie mortali in presenza del sindaco ed alcuni assessori. Vengono tributati dalla rappresentanza dell’Aeronautica Militare gli onori al caduto che viene collocato nella celletta ossario e tumulato dagli operatori cimiteriali.

Le Autorità in corteo al cimitero cittadino

Le Autorità in corteo al cimitero cittadino

Don Carlo Brivio benedice la cassetta coi resti

Don Carlo Brivio benedice la cassetta coi resti

Don Carlo Brivio benedice la cassetta coi resti - 1

Don Carlo Brivio benedice la cassetta coi resti – 1

Autieri - Alpini e Carristi

Autieri – Alpini e Carristi

I marescialli, Nico Lunetti e Antonio Rossi consegnano la cassetta all'operatore cimiteriale

I marescialli, Nico Lunetti e Antonio Rossi consegnano la cassetta all’operatore cimiteriale

Celletta - 01

Celletta – 01

Celletta - 02

Celletta – 02

L'ultimo saluto

L’ultimo saluto

 

Riprese fotografiche Laura Caserio