Madri dei caduti Castelnovetto

 

 

Madri e vedove dei caduti

Medaglia di gratitudine nazionale decretata alle Madri dei Caduti per la Patria nella guerra 1915 – 1918

 

medaglia Gratitudine alle madri dei caduti

 

Medaglia in bronzo istituita come ben si comprende per rendere onore alle Madri che avevano patito la morte di uno o più figli.

Al distintivo avevano diritto sia le madri legittime sia quelle naturali che avevano riconosciuto il figlio caduto, ma solo se risultava in maniera indubitabile che il militare fosse caduto in combattimento o in seguito a ferite riportate in combattimento erano pertanto escluse altre cause.

Era concessa dal Ministero della guerra o della marina, secondo che il militare caduto facesse parte dell’armata di terra o di mare.

La distinzione consisteva in una medaglia che, secondo il provvedimento istitutivo, avrebbe dovuto essere fusa nel bronzo dei cannoni tolti al nemico.

Fu istituita il 24 Maggio 1919 con Regio Decreto n.800 e concessa alle madri che avevano perso uno o più figli durante la Prima Guerra Mondiale con le modalità sopra indicate. Successivamente fu concessa anche alle madri che avevano perso un figlio durante le campagne all’estero: Africa, Spagna, Albania e durante la Seconda Guerra Mondiale.

Circolare Ministeriale 23 Marzo 1921, n.184:

Nastro per la medaglia d’onore alle madri dei militari caduti in combattimento.

-Modifica le caratteristiche del nastro e vi aggiunge una o più corone reali (*) di bronzo per denotare il numero di figli caduti in guerra.

La medaglia è stata disegnata da G. Prini, ha un diametro di 32 mm. e reca:

sul diritto

in basso una figura di soldato caduto, ignudo, che riceve una corona d’alloro da una figura femminile in volo (la Gloria) in atto di baciarlo, ai suoi piedi una seconda figura femminile (la madre) in atteggiamento dolente,

sul rovescio un verso di Gabriele d’Annunzio: «IL FIGLIO/CHE TI NACQUE/DAL DOLORE/TI RINASCE “O BEATA”/NELLA GLORIA/E IL VIVO EROE/”PIENA DI GRAZIA”/È TECO» su otto righe, tra rametti d’alloro.

La medaglia era accompagnata da un diploma.

Ne esistono diverse varianti prodotte da industrie private, alcune di queste mostrano, sotto il braccio sinistro del caduto, il nome del modellista “G. PRINI – MOD.” ed il nome del fabbricante: Sacchini, S. Johnson oppure Lorioli e Castelli.

Il modello del 1956 per la guerra 1940/45 fu coniata dalla Zecca, le raffigurazioni sono uguali a quelle del 1919 ma leggermente più grandi perché manca la cornice che, nella medaglia più antica, forma in alto la cambretta passanastro.

Il nastro grigio-verde, largo 37 mm, prevedeva inizialmente (circolare ministeriale n. 534 del 10 ottobre 1919) solo “una bandiera nazionale nel mezzo”, ricamata, poi sostituita con una fascia tricolore verticale, al centro.

(*) Corona reale di bronzo (diametro mm 6) una da apporre sul nastro per ogni figlio caduto in guerra.

Circolare 840 del 25 maggio 1922

 

Circolare del Distretto Militare di Pavia:

Comando Distretto Militare Pavia

Urgente n° 840

Sig. Sindaco del Comune di Castelnovetto

Dovendosi procedere alla solenne consegna delle medaglie di Gratitudine Nazionale alle Madri dei Caduti in Guerra, la S.V. è vivamente pregata compiacersi disporre di:

I° dare avviso a tutte le madri dei caduti residenti in codesto comune, che detta cerimonia si svolgerà in forma solenne alle ore 9 del giorno 11 giugno nel cortile del castello Visconteo in Pavia, ed invitarle ad intervenire per ricevere la medaglia.

II° inviare con la maggiore possibile sollecitudine a questo Comando un elenco nominativo delle madri aventi diritto alla medaglia perché già in possesso del relativo diploma. Ciò allo scopo di facilitare il compito di questo Comando nell’assegnare il numero delle medaglie.

Si avverte inoltre che non vi sono speciali riduzioni ferroviarie né compensi di sorta, e che alle madri che non interverranno alla cerimonia, la medaglia sarà fatta pervenire pel tramite di codesto Comune.

Pavia 26 maggio 1922

P. Il Colonnello Comandante del Distretto firmato: Maggioni

 

Circolare 840 del 25 maggio 1922 - b

Sulla circolare sono riportati a penna i seguenti nominativi, preceduti dal sì sono le madri a cui spettava il Diploma con la medaglia. I sette nominativi rimanenti appartengono alle madri i cui figli morirono per malattia e che a loro non spettava il riconoscimento.

Si         Varese Edvige matrigna di Zorzoli Ernesto

Si         Zerbi Maddalena madre di Ariino Giuseppe

            Mariano Quartilla madre di Valle Antonio

            Mazzucchi Filomena madre di Cervio Giovanni

Si         Falzone Maria madre di Valle Enrico

Si         Maffei Carlotta madre di Cremonese Giuseppe

Si         Cattaneo Angela madre di Diotti (?)

Si         Alberti Maddalena madre di Ferrara Francesco

            Bina Margherita madre di Bisagno Luigi

            Ferrarini Enrichetta madre di Manfredi Tersilio

Si         Maffeo Delfina madre di Brocca Pietro

            Maestri Amabilia madre di Sabajno Giovanni

Si         Demartini Maria madre di Camerone Angelo

            Righetti Domenica madre di Micheletti Pietro

Si         Molinari Domenica madre di Ferretti Giuseppe

Si         Gloria Maria madre di Cremonese Francesco

Si         Modini Maria (Modino Marianna) madre di Rambaldi Giuseppe

Circolare n. 1568 del 29 giugno 1922 a

Comando del Distretto Militare di Pavia

N° 1568 di Prot. Ord.

Pavia li 29-6-1922

Al Sindaco del Comune di Castelnovetto

Affinché questo Comando possa aver elementi precisi per stabilire quali Madri dei Caduti in Guerra sono già in possesso della Medaglia di Gratitudine Nazionale e quali Madri invece debbono ancora averla pregasi la S.V. a voler trasmettere con cortese sollecitudine un elenco nominativo che risponda alle seguenti richieste.

A) Madri che in possesso del Diploma di Gratitudine Nazionale hanno già ricevuto la relativa Medaglia.

B) Madri che in possesso del predetto Diploma non hanno ancora ricevuto la Medaglia

C) Madri che pur avendo un figlio morto in combattimento o in seguito a ferite non sono ancora in possesso del Diploma (il Diploma è concesso solo se risulta chiaramente che il militare è morto in combattimento o in seguito a ferite)

Il Colonnello Comandante del Distretto Badellino

Il Capitano addetto Todini

Circolare n. 1568 del 29 giugno 1922 b