9 ottobre 1927 l’inaugurazione

(*) Il corteo Reale

(*) Il corteo Reale

Araldo Lomellino n° 41 del 13 ottobre 1927

Le trionfali accoglienze di Vigevano a S. A. R. il Principe Umberto di Savoia

Domenica Vigevano ha vissuto una giornata di intenso fervore patriottico e di vibrante Italianità. Fu giornata gioiosa di sole e di entusiasmo. Il popolo vigevanese con larghe rappresentanze di tutta la Lomellina si è stretto intorno all’Augusto Erede del Trono ad esprimere il suo deferente omaggio, a tributargli una entusiastica ed imponente manifestazione di simpatia.

Il giovane Principe di Piemonte, dal sorriso sereno, dallo sguardo dolce e penetrante, col suo alto e convinto compiacimento, ha presenziato alla inaugurazione del Monumento che Vigevano ha eretto ai suoi gloriosi eroi ed ha consacrato alla Loro memoria col vanto e col fasto di una visita regale.

L’attesa in città.

La città aveva fin dal mattino un aspetto ridente e straordinariamente movimentato: Bandiere a mille s’infittirono come per incanto nelle nostre contrade; la piazza Ducale e le vie principali erano pavesate con pennoni ed orifiamma. Grandi manifesti recavano al Principe il saluto del Podestà a nome di tutto il popolo, del Fascio locale, dei Combattenti, dei Mutilati, degli Orfani di Guerra e di tutte le Associazioni cittadine.

Alle nove già una folla immensa si pigiava nel vasto piazzale fronteggiante la stazione ferroviaria e lungo le vie per le quali avrebbe dovuto passare il corteo all’arrivo del Principe. Il popolo scese in massa sulle vie e sulla piazza, non per tumultuare, ma per attendere ed applaudire l’Ospite desiderato.

L’arrivo del Principe.

Prima delle dieci, nell’interno della stazione si erano radunate le Autorità della Città e della Provincia che col rappresentante del Governo S. E. Pennavaria, accompagnarono l’Augusto Ospite in tutte le manifestazioni della giornata. Non appena, a distanza, il fischio della locomotiva ha annunciato prossimo l’arrivo del treno reale un fremito di esultanza è passato nella folla che ha elevato grida di gioia.

Alle dieci precise, in perfetto orario, è entrato in stazione il treno reale. E’ subito sceso il Principe accompagnato dal Gen. Clerici e fu ricevuto dal Prefetto, dal Podestà e da S. E. Castoldi. Allo squillo della tromba, militari e militi si irrigidirono nella posizione di attenti e presentarono le armi. S. Altezza ha passato in rivista il reparto d’onore dell’Esercito composto dai nostri artiglieri e dopo essersi trattenuto alcuni minuti nella sala reale, riccamente addobbata e dove erano raccolte tutte le Autorità, uscì sul piazzale seguito da tutti i presenti. La folla, appena lo scorse scoppiò in una altissima acclamazione e Sua Altezza sorridente salutava la moltitudine plaudente.

Il passaggio trionfale.

L’augusto ospite salito in berlina reale, seguito da un corteo di landeaux e di automobili, in cui avevano preso posto le autorità, mosse verso la piazza Ducale tre le più deliranti manifestazioni di entusiasmo, fra applausi ininterrotti del popolo, fra lancio di fiori, fra gli evviva della massa ed il saluto della truppa e della Milizia che a stento poterono trattenere la folla che tentava rompere i saldi cordoni.

(*) Il Principe Umberto sfila in Piazza Ducale (1)

(*) Il Principe Umberto sfila in Piazza Ducale (1)

Il servizio d’ordine prestato dalla Milizia e dalla truppa fu inappuntabile. Non un incidente, benché minimo, malgrado l’enorme affollamento, si è dovuto notare.

(*) Il Principe Umberto sfila in Piazza Ducale (2)

(*) Il Principe Umberto sfila in Piazza Ducale (2)

Quando la berlina reale giunse sulla piazza Ducale la massa imponente di popolo che attendeva eruppe in un applauso interminabile mentre le note della Marcia Reale, suonata dalla nostra Banda Cittadina, echeggiarono marziali. Lentamente la berlina reale compì il giro della piazza sulla quale erano schierate le forze fasciste e le Associazioni cittadine con vessilli mentre gli applausi dei convenuti prorompevano incessanti.

Il ricevimento in Municipio.

L'uscita del Principe di Piemonte dal Comune di Vigevano

L’uscita del Principe di Piemonte dal Comune di Vigevano

Sorridendo, sempre inseguito dal lancio di fiori, il Principe scese al portone del Municipio. Nel piccolo cortile erano allineate le rappresentanze dei Balilla, delle Piccole Italiane, delle Maddalene, dell’Istituto S. Giuseppe, del Collegio Saporiti, dell’Istituto Negrone, e 200 alunni delle scuole elementari che elevarono in un sol coro, colle loro voci argentee, l’evviva al Principe ricevendo da Lui un sorriso ed un saluto, espressione del Suo vivo compiacimento. Salito lo scalone, dopo esser entrato nella sala della Giunta, nel gabinetto del Podestà e nell’Ufficio del Segretario generale, entrò nella grande sala delle assemblee, riccamente addobbata, dove salì sul trono. Il Podestà Nob. Avv. Geppe Scotti rivolse a Sua Altezza un indovinato e vibrante saluto a nome della cittadinanza. Seguì la Nob. Donna Margherita Lado Cesoni che disse un breve ed elevato indirizzo a nome degli orfani di guerra. Dal Podestà vennero presentate le Autorità ed i rappresentanti delle principali istituzioni; per tutti il Principe ebbe una cordiale stretta di mano, un sorriso, un’espressione cortese. Terminata la cerimonia il Principe, prima di discendere, si presentò al balcone chiamato ed applaudito dalla folla.

La S. Messa.

Interno Chiesa di S. Pietro Martire

Interno Chiesa di S. Pietro Martire

Il Principe salito sulla berlina reale, accompagnato dal suo brillante seguito, si diresse alla Chiesa di S. Pietro Martire per assistere alla S. Messa. La folla che assiepava la piazza, via Benito Mussolini fino a S. Pietro Martire era incalcolabile, gli evviva e gli applausi risuonarono ininterrottamente su tutto il percorso. Sulla porta Maggiore del Tempio erano ad attendere Sua Altezza, il Veneratissimo nostro Arcivescovo col R. Capitolo. Sul limitare della porta il Principe Umberto dopo aver ricevuta l’acqua lustrale da S. E. Mons. Scapardini si chinò reverente a baciarne il Sacro Anello. Salì sul presbitero mentre accompagnati dall’organo, i cantori eseguirono il <<Domine, salvum fac principem>>. Alle 11 precise ebbe inizio la S. Messa celebrata dal M. R. Prev. Teologo Don Eugenio Pizzelli. La folla che assiepava il vasto Tempio era fissa collo sguardo sull’Augusta Persona di Umberto di Savoia e ne è uscita ammirata per la pietà ed il raccoglimento esemplare col quale S. Altezza ha assistito al Santo Sacrificio. Terminata la funzione, nella quale fu eseguito con lodevole perfezione il programma musicale da noi già annunciato, S. A. R., accompagnato da S. E. Mons. Scapardini, è sceso nella cripta a rendere omaggio al Beato Matteo Carreri.

Urna del Beato Matteo Carreri (*)

Urna del Beato Matteo Carreri (***)

Il Principe ammirò e lodò l’Urna artistica del Santo Patrono di Vigevano ed ascoltò con vivo interesse l’illustrazione dei principali episodi della vita del Beato; gradì commosso l’offerta da parte del Prev. Teol. Pizzelli di una targa d’argento con medaglione d’oro rappresentante il B. Matteo e recante la seguente iscrizione: A S. A. R. Umberto di Savoia Principe di Piemonte in segno di profonda venerazione e riconoscenza per l’augusta Sua visita fatta alla Chiesa Prepositurale di S. Pietro Martire. Il Parroco e i Parrocchiani Vigevano, 9 ottobre 1927.

La targa è fattura della Ditta Johnson e frutto di una sottoscrizione popolare nella parrocchia di S. Pietro M. per opera del Sig. Luigi Martinenghi. Il giovane Principe lasciava evidentemente soddisfatto la chiesa fra l’irrefrenabile ovazione del popolo e le note armoniose del nuovo organo liturgico.

(*) Il Principe Umberto sfila in Piazza Ducale (3)

(*) Il Principe Umberto sfila in Piazza Ducale (3)

La folla attendeva sul piazzale e sulle vie e quando il Principe ripassò per via Benito Mussolini, Piazza Ducale e via Carlo Alberto per dirigersi al Monumento si rinnovarono scene di entussiasmo indescrivibile.

L’inaugurazione del Monumento.

(*) Arrivo del Principe  al monumento

(*) Arrivo del Principe al monumento

Solo chi ha visto può avere un giusto concetto della folla immensa di popolo che si era accalcata sul vastissimo piazzale nel quale sorge il Monumento. Applausi ed evviva salutarono l’arrivo del Principe. Presso il Monumento erano schierate le rappresentanze con bandiera dei Comuni, degli Istituti di Istruzione, di tutte le Associazioni cittadine e 600 bambini delle scuole elementari.

(*) Il Palco Reale

(*) Il Palco Reale

Non appena l’Augusto Ospite ha preso posto nel palco reale, Mons. Arcivescovo, assistito da RR. Canonici di servizio ha benedetto il Monumento.

(*) Inaugurazione del Monumento ai Caduti (2)

(*) Inaugurazione del Monumento ai Caduti (2)

Data la benedizione le Bande intonarono la Marcia Reale e l’inno del Piave. Il Cav. Violino fece la consegna del Monumento al Podestà e non appena ebbe terminato il suo discorso prese la parola il Nob. Geppe Scotti al quale seguì il Notaio Magenta che diede lettura dell’atto di cessione del monumento. Si alzò l’oratore ufficiale, On. Chiarelli che disse un brillante e commovente discorso riscuotendo un subisso d’applausi. I piccoli delle scuole elementari eseguirono un inno composto dal Maestro Castellani su parole del Prof. Colombo.

(*) Inaugurazione del Monumento ai Caduti (3)

(*) Inaugurazione del Monumento ai Caduti (3)

Dopo l’inaugurazione del Monumento il Principe, seguito dalle Autorità, tra gli applausi insistenti del popolo, si è recato in Casa Scotti per la colazione. La folla si è accalcata sulla via ed ha applaudito il Principe che ripetutamente si è presentato al balcone. Alla colazione intima servita in Casa Scotti con signorilità ed eleganza, rispondenti alle tradizioni della nobile famiglia, parteciparono le più alte personalità.

(*) Inaugurazione del Monumento ai Caduti (4)

(*) Inaugurazione del Monumento ai Caduti (4)

All’Istituto Negrone.

Nel pomeriggio alle ore 15,30 S.A.R. il Principe Umberto, secondo le ultime modificazioni di programma fu a visitare il P. Istituto Negrone, che, in breve spazio di tempo, fu elegantemente pavesato dallo slancio attivo ed industrioso degli allievi ed ex allievi, accorsi questi numerosi al collegio appena si divulgò la notizia della visita di S.A.R.

Ricevuto da S. E. Mons. Arcivescovo, Presidente, e dai membri del Consiglio di Amministrazione, dalla Direzione, e dal personale insegnante, dopo una breve visita alla Cappella, fu introdotto al suono della Marcia Reale nel salone ove Sua Eccellenza diede con fervide parole il benvenuto all’Augusto Ospite. Visitò poi la Scuola di Filatura, definita vera gemma del genere, interessandosi, con molta compiacenza delle spiegazioni fornitegli dall’egregio Ing. Cesoni consigliere delegato, e dal Direttore delle Scuole Professionali, prof. Ballabio.

Archivio Biblioteca Mastronardi Vigevano

Archivio Biblioteca Mastronardi Vigevano

Nel vasto cortile dove sorgeva una improvvisata e bella fontana e dove pure con numerosi invitati avevano preso posto le Scuole e gli Istituti cittadini, da un palco splendidamente addobbato, S.A.R. ricevette l’omaggio dell’Istituto Negrone. La Bandina, diretta dall’egregio M. Modena, accompagnò un canto in onore di S.A.R. il Principe Umberto, bella e forte composizione dello stesso Maestro, molto ammirata. Un giovanetto orfano di guerra rivolse poi un breve saluto a offrì un mazzo di fiori. Sua Altezza accettando l’omaggio gentile baciò in fronte il fanciullo e l’atto affettuoso commosse gli astanti.

Seguì un saggio ginnastico degli alunni dell’Istituto sotto la direzione del prof. Dell’Orbo; indi gli alunni delle scuole elementari eseguirono un inno corale al Principe accompagnati dalla Banda Cittadina. Prima di lasciare il pio luogo S.A.R. si degnò scrivere il suo augusto Nome su una splendida sua fotografia che resterà come caro e prezioso ricordo all’Istituto stesso.

All’Ospedale.

(*) Il Principe Umberto all'arrivo in ospedale

(*) Il Principe Umberto all’arrivo in ospedale

Dopo la visita all’Istituto Negrone, S.A.R. si recò con largo seguito all’Ospedale Civile dove erano ad attendere il Comm. Giulini, il Consiglio d’Amministrazione ed il Corpo Sanitario al completo.

(**) Radiografia mano destra del Principe Umberto

(**) Radiografia mano destra del Principe Umberto

Il ricevimento si svolse nella Sala del Consiglio che era stata, per l’occasione, artisticamente addobbata. Nella visita che il Principe fece ad alcuni padiglioni si soffermò presso il letto del pittore Raffele che trovasi attualmente ricoverato in Ospedale. Il Comm. Giulini rivolse al Principe un indovinato saluto.

Al Castello.

Compiuta la visita all’Ospedale il Principe si recò al Castello sempre tra due ali fittissime di popolo che applaudivano incessantemente. Gli organizzatori della mostra di pittura del celebre nostro concittadino Raffele ed il Cav. Bignami hanno ricevuto S.A.R. L’avv. Ambrosini, dopo aver brevemente parlato delle singolari e spiccate prerogative del pittore, accompagnò, nella visita delle 160 tele, il Principe che prese vivo interesse alle spiegazioni. Il tempo incalzava e dopo il thè, offerto nella sala del Circolo Ufficiali, il Principe risaliva sulla berlina reale e si dirigeva alla stazione ferroviaria.

La partenza.

Il passaggio per la piazza e per le vie fu veramente trionfale. Gli applausi e gli evviva del popolo, che ancora si pigiava su tutto il percorso, furono frenetici ed interminabili; da ogni finestra e da ogni balcone scesero fiori.

Alle 17,30 il Principe, ossequiato dalle Autorità, partiva da Vigevano con treno speciale, applaudito da una folla immensa che era corsa a salutarlo fino al passaggio a livello di Porta Pavia. Il treno sbuffante procedeva rapido seguito dall’eco degli applausi e degli evviva a Casa Savoia che mai non cessavano…….

* * * * *

(*) Foto appartenenti all’Archivio Storico Comune di Vigevano.

(**) Radiografia della mano destra del Principe Umberto eseguita dal Dottor Silvio Ossola in occasione dell’inaugurazione del Padiglione  Radio Scientifico da parte del Principe. La foto è tratta dal volume ” L’Ospedale del Santissimo Sacramento di Vigevano ” a cura del Gruppo Culturale Ricreativo dell’Ospedale Civile di Vigevano, pubblicato in occasione del centenario della costruzione dell’ospedale.

 (***) Don Felice Masperi, Prevosto della Parrocchia di San Cristoforo in San Pietro Martire, nel 1951 promosse la realizzazione di una grande urna in bronzo dorato che racchiudesse la vecchia in cristalli ed argenti. L’opera fu commissionata allo scultore vigevanese Giovan Battista Ricci e collocata per le feste patronali dell’ottobre 1951.

Urna dello scultore G.B. Ricci

Urna dello scultore G.B. Ricci

Lascia un commento