Savino Carlo Giovanni di Angelo
Decorato di Medaglia di Bronzo al Valore Militare
Sottotenente di complemento 51° reggimento fanteria, nato il 14 agosto 1891 a Gambolò, distretto militare di Pavia, morto il 9 marzo 1916 a Tabia Lobia in seguito a caduta di valanga.
Il Sottotenente Savino Carlo è deceduto sotto una seconda valanga distaccatasi dalle Crepe Rosse sui Baraccamenti italiani di Tabià Palazze – Marmolada.
La prima si staccò il 9 Marzo 1916 da Crepe Rosse e investi i ricoveri italiani travolgendo 200 fanti del 51° Fanteria (tra cui i sottotenenti. Bizzarri e Vassia più 4 guardie di finanza e 5 artiglieri della 24ª batteria da montagna).
Per saperne di più sulle valanghe del 9 e 10 marzo 1916 cliccare sul seguente link: http://www.pietrigrandeguerra.it/voci-e-volti-dal-fronte-bis/santa-fosca-bl-27-maggio-1917/
Il sottotenente Savino Carlo accorse di sua spontanea volontà, con un plotone, per cercare di recuperare i compagni sepolti. Rimarrà schiacciato da una seconda valanga caduta nello stesso luogo mentre prestava soccorso. Alla memoria gli fu concessa la Medaglia di Bronzo al Valore Militare con la seguente motivazione: Savino Carlo, da Gambolò (Pavia), sottotenente reggimento fanteria.
Accorso spontaneamente, con un plotone ai suoi ordini, in aiuto di militari travolti da valanghe, veniva egli pure colpito da altra valanga, lasciandovi generosamente la vita. – Tabia Lobia, 10 marzo 1916
Araldo Lomellino n° 12 del 17 marzo 1916
Gambolò.
Sul campo. – E’ morto alla fronte il giorno 9 c.m. sull’alto Cordevole, travolto da una valanga, il sottotenente di fanteria Avvocato Carlo Savini – figlio del farmacista Sig. Angelo del nostro paese. Al buon Savini col quale ci siamo felicitati, per la conseguita laurea lo scorso anno e che fece il sacrificio della sua vita per la patria, preghiamo la pace della gloria; ai suoi Genitori mandiamo l’espressione viva del nostro conduolo.
Brigata Alpi
51° e 52° fanteria
Sede dei reggimenti in pace: 51° Fanteria, Perugia – 52° Fanteria, Spoleto
Distretti di reclutamento: Castrovillari, Catania, Milano, Mondovì, Novara, Padova, Siena, Siracusa, Venezia
Anno 1915
Ai primi di novembre, mentre la brigata Calabria nuovamente attacca il Col di Lana per completarne la conquista, il 52° concorre all’azione operando sulla sinistra con due battaglioni (III e IV) verso la fronte Varda-Cherz.
Dopo la conquista della Cima Lana (7 novembre) e la successiva perdita di essa, per il sopraggiungere dell’inverno, le operazioni hanno termine e la brigata Alpi dal 28 novembre in poi inizia i lavori per la sistemazione difensiva della sua linea, che va dal Passo Fedaia per M. Mesola – M. Paden – Cima Valbruna fino al Vallone Franza (Col di Lana).
Anno 1916
Durante l’inverno, le truppe, pur mantenendosi sempre vigili e aggressive contro il nemico, devono lottare diuturnamente contro l’inclemenza della stagione, la neve, le tormente, le valanghe. Una di queste, la notte sul 9 marzo, travolge nei loro baraccamenti alcuni reparti, provocando la morte di 3 ufficiali e 148 soldati. Ma nonostante le difficoltà del clima e della stagione, i reparti della “Alpi” non diminuiscono, durante i turni di permanenza in linea, né la vigilanza né l’aggressività contro il nemico ed eseguono numerose ricognizioni verso le sue posizioni.
Il sottotenente Carlo Savino viene riportato al n° 22 d’ordine nell’elenco degli ufficiali morti in combattimento in seguito a ferite.
Per saperne di più sulla Brigata Alpi collegarsi al seguente link: http://www.associazionenazionalecacciatoridellealpi.it/storia/51_reggimento.aspx
Si ringrazia per le informazioni riguardanti la morte del sottotenente Savino Carlo, l’amico Danilo Morell.