Pissavino (Pissavini) Don Francesco di Carlo
Soldato 2ª compagnia di sanità, nato il 22 marzo 1886 a Vigevano, distretto militare di Pavia, morto l’8 ottobre 1915 nell’ospedaletto da campo n° 230 per malattia.
Don Francesco Pissavini nacque a Vigevano nella Parrocchia di San Francesco il 22 marzo 1886. Nel 1899 entrò nel Seminario, dove fu sempre ben voluto dai superiori e compagni, per l’ottima indole, per l’esemplare vita e per la indefessa applicazione allo studio. Celebrò la sua prima messa il giorno 8 luglio 1912.
Fu Cappellano festivo a Rosasco, dove rimarrà imperituro il ricordo della sua permanenza per la simpatia che seppe accaparrarsi e per il molto bene spirituale operato in quella popolazione. Dal principio di quest’anno era Cappellano nella chiesa delle Sacramentine. Chiamato sotto le armi il 3 agosto, con precetto personale, perché di terza categoria, fu per qualche tempo soldato di Sanità nell’Ospedale di Alessandria. Partì per il fronte nel settembre. Si ammalò il 4 ottobre, vittima del suo dovere di sacerdote non rifuggendo di avvicinare e confortare soldati presi da malattie infettive e morì il giorno 8 ottobre a Cormons nell’Ospedaletto da Campo n° 230.
Fu sacerdote esemplare, modesto e laborioso. Fra le molte sue belle qualità aveva pur quella di conoscere profondamente la musica, per la quale aveva spiccata propensione. Lascia nel duolo l’ottimo suo padre, la famiglia, i superiori, ed i sacerdoti che l’amarono tanto e tanto lo stimarono sempre. Il signore accolga presto il fedele suo ministro nella pace dei santi.
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Lettera con la quale si comunica a Don Giuseppe Pellizzeris Parroco di San Francesco l’avvenuto decesso di Don Francesco Pissavini.
10 ottobre 1915
Molto reverendo Sig. Parroco,
il giorno 8 u.s. alle ore 18 cessava di vivere per gastro enterite specifica il Rev. Sac. Pissavini Francesco. E’ con cuore commosso e addolorato ch’io le comunico la triste notizia. A lei cui la missione di carità conferisce la forza di porgere un sentito conforto, affido il compito di partecipare alla famiglia il decesso dell’amato congiunto.
Il Pissavini fu ricoverato in questo Ospedale da Campo n° 230, la sera del giorno sei ottobre ed io feci quello che le forze mi consentivano pur di aiutarlo a salvarlo. Non le narro il dolore che ho provato perché certe sventure che capitano tra condizioni di spirito depresse, lasciano uno strascico doloroso e profondo. Il Pissavini ebbe un modesto, ma fraterno accompagnamento al cimitero e non le nascondo ch’egli è stato il solo ad avere, fino a questo momento, delle esequie speciali. Non trascuri di porgere alla sua famiglia desolata le mie vive, sincere condoglianze.
Con sensi di viva stima.
Dev.mo Sac. Luigi Nicoleleis
Tenente cappellano Ospedale da Campo n° 230 – IIª Armata – Zona di Guerra
Araldo Lomellino n° 43 del 22 ottobre 1915