Il Cantiere “Scaricamento Proiettili” di Vigevano

Corriere di Vigevano n° 8 del 18 febbraio 1923

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Il Cantiere “Scaricamento Proiettili” di Vigevano
Sono terminati in questi giorni i lavori di scaricamento del forte quantitativo di proietti (150 000) che si custodivano nella polveriera S Giovanni. Il lavoro improbo e difficile era dal Ministero della Guerra affidato alla Ditta Ingegner Nicola Forte di Milano specializzatasi in questo ramo e che attualmente ha in attività altri 12 cantieri.

Il cantiere di Vigevano ha funzionato sotto la direzione tecnica del Sig. Baccelli Giuseppe ispezionato dal Capitano Giulio Dogliotti alle dipendenze della direzione dell’artiglieria di Torino. Il criterio delle operazioni di scarico a differenza di quanto è avvenuto in Nazioni estere ove i proiettili si distruggevano o si gettavano a mare era quello di nulla distruggere. Infatti chi ha potuto visitare il cantiere di scarico di Vigevano, curiosità riservata a pochi per la rigida disciplina con la quale era diretto, ha potuto constatare che ciascuno elemento del proietto era opportunamente utilizzato. Non permettendoci il carattere del giornale di entrare in particolari tecnici sulla integrale lavorazione ci limitiamo di accennare succintamente al ramo più importante della lavorazione stessa, a quella cioè della produzione del concime nitroamonico.

II procedimento di scarico dei proiettili essendo basato sullo scioglimento del l’esplosivo sottoposto all’azione di getti potenti di acqua a una determinata temperatura ne risultava che il liquido liscivante che aveva servito a sciogliere tutto l’esplosivo, veniva immesso in grandi cassoni di deposito nei quali avveniva una separazione di sostanze aventi differenti densità, sostanze che a loro volta venivano utilizzate. Il liquido rimanente che teneva in soluzione il nitrato ammonico (principale sostanza facente parte dello esplosivo) veniva fatto passare nel kestner subendo cosi una concentrazione tale da portare il liquido che prima aveva una poca densità, ad una densità di saturazione. Al liquido così ottenuto venivano immediatamente mescolate delle sostanze inertizzanti in determinate proporzioni tali da ottenere il concime al titolo commerciale richiesto 14-16% di azoto. Mentre con piacere constatiamo che le operazioni di scarico per la oculata direzione sono state condotte alla fine senza il più piccolo incidente ci fa molto piacere conoscere che la totalità del concime ottenuto rimarrà a fertilizzare i terreni lomellini.

Il Generale Torretta, Ispettore Generale d’Artiglieria, molti altri ufficiali superiori e ufficiali di Stati Esteri, fra i quali un alto ufficiale turco che hanno visitato il cantiere durante la sua efficienza, si sono compiaciuti del come procedevano i lavori.

Ai Fratelli Baccelli che lasciano Vigevano per iniziare nell’Agro Romano lavori di dissodamento di terreni, problema tanto caldeggiato dall’attuale Ministero e che servirà ad occupare tanta mano d’opera-Giungano i nostri migliori auguri.