All’entrata del Molino del Conte, in direzione di Cassolnovo, vi è una piccola chiesetta al cui interno vi è collocata una lapide coi nomi dei caduti della frazione. Fra questi compare anche quello del vigevanese Sartorio Angelo classe 1895, deceduto a Cassolnovo per postumi di ferite riportate in combattimento, il 20 luglio 1919.
Araldo Lomellino n° 45 del 10 novembre 1927 pag. 2
Molino del Conte
Domenica, 6 c.m., Sua Ecc. Mons. Arcivescovo benediceva solennemente il Monumento, innalzato alla memoria dei dodici gloriosi nostri compaesani, Caduti nella grande guerra.
Il Monumento è il Santuarietto del Chiesuolo, che, cadente per le ingiurie del tempo, fu rifatto su disegno del distinto Architetto Ing. Vandone, il quale, pur conservando alla costruzione la semplicità della linea, ha saputo però bellamente mettervi quel tanto d’arte che la fa sommamente piacere.
Sotto il piccolo atrio a al disopra della porta di ingresso sta la lapide in marmo nero con i nomi dei Caduti, mentre sulla parete frontale del Santuarietto spicca un pregevole affresco del pittore Cogliati (*), rappresentante la Pietà – il delicato altarino in marmo bianco di Carrara è opera del Sig. Franzi.
Alla cerimonia di inaugurazione parteciparono l’On. Podestà col Sig. Prevosto di Cassolo, i membri della Illustre Famiglia Gianoli, l’Ingegnere Cesone, da Vigevano, una larga rappresentanza del R. Esercito, delle Madri e Vedove con la Presidente Donna Lado, dei Mutilati col Presidente Cav. Violino, dei Combattenti, e del Fascio. – Cassolo poi diede una luminosa prova del come sa onorare i suoi gloriosi Caduti, mandando un numeroso corteo, composto di tutte le Associazioni patriottiche, civili e cattoliche, delle Scuole, che giungendo al Molino, preceduto dalla Banda, assicurava uno splendido esito alla cerimonia.
Al Monumento parlarono Sua Ecc. Mons. Arcivescovo, il Sig. Nino Sala per il Comitato, il Dott. Bossi, inneggiando alla Religione ed alla Patria, che il Monumento così bene unite rappresenta.
(*) Maurizio Cogliati 1889 – 1961 (Vigevano), frequentò i corsi della Fondazione Roncalli di Vigevano e in seguito l’Accademia di Brera dove fu allievo di Cesare Tallone (Scuola obbligatoria di nudo anno 1911 – 1912 – Scuola speciale di pittura 1912 – 1913 / 1913 – 1914). Molto dotato nell’esecuzione di opere dedicate alla figura umana. Fu uno dei migliori allievi dei suoi corsi. Emigra poi a Buenos Aires dove decora alcune chiese e dipinge molti quadri. Torna a Vigevano dove continua la sua attività. Dipinge molti ritratti e due affreschi nella Chiesa di San Pietro Martire.